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[Review Party] Figli delle stelle di Emily Pigozzi

venerdì 18 gennaio 2019

Buongiorno a tutti readers,
oggi il blog partecipa al review party di Figli delle stelle il nuovo erotic romance, contemporary romance di Emily Pigozzi uscito il 15 Gennaio in self publishing. 

Figli delle stelle
di Emily Pigozzi

Uscita: 15/01/2019
E-book: € 1,99
Pagine: 231
Editore: Self-Publishing
Genere: Erotic romance, Contemporary romance
«Non dirmi che non ti va di giocare.»
«No. Non così. Io…»
Giò fa per divincolarsi. È spaventata, lo vedo dal tremore leggero delle labbra, dal tono della sua voce. E una parte di me grida, vorrebbe sapere che cosa la spaventa tanto, perché ha così paura. Ma un’altra, l’altra parte, impazzisce dal desiderio nel vederla così vulnerabile.
Potrebbe essere chiunque, ma adesso siamo insieme, lontani dal mondo.
E lei è in mio potere. Completamente mia.

Rafael Venturi vive per correre. La velocità è nel suo dna, scritta nelle stelle fin dalla sua nascita. Figlio di un campione del mondo di Formula uno prematuramente scomparso, per lui la vita è una gara, una sfida con i suoi demoni e l’impulso continuo a scattare a trecento all’ora senza voltarsi indietro, fino al traguardo. Finché un brutto incidente in pista lo costringe a rallentare e a mettersi in discussione. E una notte, in fuga, salva un ragazzino che fa l’autostop da un’aggressione. Solo che non si tratta di un ragazzino, ma di una misteriosa ragazza dall’aspetto di elfo e dal piccolo corpo nervoso e sensuale.
Gioia, detta Giò perché come gli confessa con ironia la gioia non la riguarda, e Rafael si avventureranno in un esaltante viaggio on the road alla scoperta delle loro paure, senza regole se non quella di un’attrazione impossibile da dominare.
Ma chi è davvero Giò? Da cosa sta scappando?
E la passione sarà la chiave giusta per vincere davvero?

Ogni viaggio nasconde un segreto. Una vittoria. Un amore da conquistare.

Recensione

Rafael è un pilota di formula uno, proprio come il padre, il rimpianto Alessandro Venturi: marito devoto della bellissima modella Aida Ortiz, campione indiscusso, persona amata da tutti e padre premuroso e innamorato perso della sua famiglia.
Rafael vorrebbe essere esattamente come lui.
Ma il suo sentirsi sempre un passo indietro lo rende una mina vagante.
Durante una gara importante, Raf decide di giocarsi il tutto e per tutto pur di vincere e far vedere al mondo intero che lui non è secondo a nessuno. Che la sua avventura nel mondo delle corse non è iniziata per emulare il padre ma perché la velocità fa parte di lui, del suo DNA.
Ma qualcosa va storto e, a causa di un incidente, si ritrova con un ginocchio distrutto che cerca di rimettere in sesto, un senso di disagio sempre più pressante e l'infinita voglia di restare solo senza nessuno che lo compatisca.
La madre è preoccupata per lui. Il compagno di lei, suo manager, cerca in tutti i modi di risollevargli il morale e di convincerlo che presto, avrebbe avuto la sua occasione per diventare importante, per uscire dall'ombra del padre.
Ma Rafael è stanco, pressato e perso.
Così, una notte, prepara la valigia e parte alla volta di Roma. Spegne il cellulare per estraniarsi dal mondo e cerca di lasciarsi ogni cosa alle spalle. Le aspettative di tutti, le chiacchiere e l'immensa confusione che si porta dentro. Suo padre gli manca, sua madre non è stata capace di curare il suo dolore e si è dovuto arrangiare da solo. E l'ombra di Alessandro è sempre lì, al suo fianco.

La parte più importante del viaggio, forse, è proprio la partenza. Trovare dentro di sè il coraggio di lanciarsi in qualcosa che è sempre fatto di materia ignota.

Durante il suo viaggio, incrocia un autostoppista nel cuore della notte. Minuto, rinchiuso in una felpa che lo protegge dal freddo e con un'aria da folletto. Decide di ignorarlo, perché di guai ne ha già abbastanza per finire anche sulle pagine di cronaca nera, tra quelli che hanno dato un passaggio alla persona sbagliata. Il destino però, decide di mettersi in mezzo e, nei bagni dell'autogrill, ritrova quel ragazzino ad asciugarsi i capelli nel bagno delle donne. Capisce quindi di essersi sbagliato e sorride davanti all'arroganza di quella piccoletta che si beffa di lui, con quei capelli corti dai diversi colori e quel corpicino minuto e nervoso. Ma, quando ritorna alla sua auto, la ritrova in una situazione di pericolo. Sta cercando di liberarsi dalle avance di un poco simpatico autista. Rafael interviene e, dopo aver scambiato due parole ed essere stato ringraziato, decidono di percorrere il viaggio insieme dato che lei è diretta in Sicilia. Magari non si annoieranno e lei non sarà più in pericolo. Quel folletto risponde al nome di Gioia, ma dato che lei non ha nulla a che vedere con la felicità, preferisce essere chiamata Giò.
Con sé solo uno zaino che tiene stretto al petto come se fosse un tesoro. Taciturna, pensierosa, ma all'occorrenza tosta e testarda. Rafael si sente stranamente rilassato con lei al suo fianco e pensa, per una volta, di aver trovato una compagnia adatta al suo stato d'animo.

Come se lei fosse una piccola strega piovuta per sbaglio nella mia auto e nella mia vita.

Durante tutto il viaggio nessuno dei due si apre del tutto. Si raccontano solo il minimo necessario, trovando ugualmente uno strano feeling che fa stare bene entrambi. Come se le loro anime si fossero trovate in mezzo alla confusione dell'universo.
Entrambi si portano addosso un peso più grande di loro, entrambi lo affrontano come meglio possono.
Giò non sa chi sia Rafael, così concentrata a non lasciare traccia e a girovagare per il mondo come in cerca della sua vera strada, della sua vera casa. Lontano da quella città che l'ha vista crescere, da una normalità che alla fine, l'ha tradita e distrutta.
Raf si gode i loro battibecchi, il loro modo diverso di vedere la vita, anche se nei loro occhi ci sono parole infinite che vengono tenute nascoste ad ogni costo.
Le loro strade si dividono a Roma, quando Raf finalmente, va sulla tomba del padre. Ha deciso di affrontare i suoi demoni e di cercare il modo per andare avanti, per capire chi vuole essere in realtà.
Nonostante abbiano trascorso insieme solo dodici ore, il distacco da Giò si fa sentire, così si perde nelle stradine di Roma, assaporandosi i ricordi di quando era piccolo.
Qualcosa di bello però accade e, in mezzo a una piazza, accanto a dei suonatori improvvisati, la ritrova. Balla, gli occhi chiusi, le braccia che seguono il ritmo, l'espressione di chi ha lasciato il mondo fuori dalla sua testa e si gode l'attimo.
Ma Rafael e Gioia sono come due calamite. E si ritrovano. E si abbracciano. E proseguono il loro viaggio insieme.
Ora lui è diretto in Spagna, per avere delle risposte alle mille domande che lo assillano e per scoprire il motivo del biglietto che ha trovato sulla tomba del padre. Un “perdoname” carico di risentimento, da una persona che ha bisogno di rivedere dopo molti anni.
E Giò è al suo fianco. Serena, quasi felice e senza paura di stare con uno sconosciuto.

E invece lui non lo so cos'è. So solo che quando lo guardo è come se passasse tutto, come se il mio corpo avesse un assoluto bisogno di lui.

Questo è solo l'inizio di una storia che mi ha preso fin da subito, che l'autrice ha avuto la sapienza di scoprire poco a poco.
Il mondo che si portano dentro questi due ragazzi è immenso, pieno di sofferenze, paure, lotte interiori e non solo. Ci sono fiumi di pensieri e ricordi che li tengono prigionieri e che solo la loro vicinanza riesce a far uscire.
Insieme sono come un ingranaggio perfetto che funziona, che vive e che sogna un futuro che non credevano possibile.

Sono vetro e cemento saldato alla meglio, per restare in piedi dopo tutto, malgrado tutto.

Emily ha uno stile fluido, scorrevolissimo e incantevole.
I pensieri di Rafael e Gioia sono così profondi e intensi che vi ritroverete ad amarli senza alcuno sforzo. Entrambi complicati, esausti della loro vita, entrambi con la speranza di avere di per se stessi un po' di serenità.
Lui, bello e ricco, ma dolcemente tenero e protettivo. Profondo, sognatore, alla ricerca di quel grande amore che ha reso la vita dei suoi genitori bellissima, che lo ha fatto crescere amato e felice.
Lei, che non sorride più e che combatte ogni istante coi suoi demoni che la rendono nervosa, insonne, convinta di non meritare di essere ancora in vita.
Due isole che non potrebbero essere più lontane ma dannatamente simili.
Due anime che cercano solo un porto sicuro e una luce che gli indichi la strada.
Amerete il sorriso di Rafael e il luccichio nei suoi occhi quando parla del padre e delle corse. Come amerete i pensieri di Gioia e i suoi disegni. Il suo modo di far sentire al sicuro Raf e di prendersi altrettanto da lui, dalle sue braccia, dai suoi gesti premurosi.
Un viaggio lungo una settimana. Due strade da sistemare.
Un amore che nasce? La soluzione ai loro problemi? O solo una bolla di sapone?
Avventuratevi in questa storia e tenetevi pronti. Rafael sa correre a trecento all'ora e Giò sa scappare altrettanto velocemente. Rispolverate la canzone Figli delle Stelle e cantatela a squarciagola. Mettetevi comodi e iniziate questo meraviglioso viaggio.
Vi assicuro che non ne rimarrete affatto delusi.

La stessa speranza, il desiderio di svegliarsi un giorno lontano. E lì tutto è perfetto, e niente è successo.

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