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Blogtour: TAPPA 8.1 Segnalazione con estratti di Quel diavolo di un Host - I. M. Another

domenica 4 dicembre 2016


Buongiorno a tutti carissimi lettori,
oggi ospiterò la tappa 8.1 del blogtour dedicato a "Fragile" e di "Quel diavolo di un Host" di I.M. Another. Oggi io vi farà una segnalazione dell'intera trilogia di "Quel diavolo di un Host" con degli estratti. In fondo vi lascio anche tutte le altre tappe del blogtour. 
Buona lettura!!



Titolo: Quel Diavolo di un Host: Charming Devil - Trilogia completa
Autore: I. M. Another
Data di uscita: 29/giugno/2016
E-book: € 4,99 / DISPONIBILE ANCHE CON KU
Pagine: 1798
Casa editrice: Self - Publishing
Genere: Erotic Romance


Trama
Benvenute al Charming Devil Host Club: il Paradiso e l'Inferno di ogni donna...

Castiel è un host di professione: le donne pagano cifre esorbitanti pur di passare qualche ora in sua compagnia, ammaliate dal suo fascino eclettico. Chi lo conosce, però, non fa che chiamarlo "Diavolo": è freddo, inflessibile, disumano, tanto da sembrare crudele.

Emily è una ragazza sola ma coraggiosa, che combatte contro le difficoltà che la vita le ha posto davanti senza mai perdere la propria dolcezza e il proprio animo gentile. Alla ricerca della sua strada, è disposta a tutto pur di non arrendersi,

Quando lei mette piede nel locale di Castiel, dopo aver subito un grave trauma, la scintilla di passione tra i due è quasi immediata. Nasce una relazione tormentata e travolgente, che incendia il sangue nelle loro vene, bruciando fin dentro l'anima.
Ma non si può amare in tale devastante maniera senza pagarne delle conseguenze.

"Quel Diavolo di un Host" è la raccolta definitiva della trilogia erotica Charming Devil, che dal 2014 ha conquistato migliaia di lettrici appassionate sul web. L'ebook contiene i tre volumi principali (Charming Devil, Luring Devil e Chasing Devil) accompagnati dai seguenti extra:
"A Devil in Paris", novella che racconta gli avvenimenti che accadono tra il primo e il secondo volume;
"Letters from the Devil", dei brevi brani incentrati sul protagonista Castiel;
"Host Club Days", una serie di racconti di vario genere che presentano la vita di tutti i giorni nel locale dove si svolge la storia;
"Capitolo 65 Extra" di Charming Devil, in origine rimosso dall'autrice;
"Capitolo 71 e 72 - Finale Extra" di Chasing Devil, nati dalle richieste dei lettori.

AUTRICE

I. M. Another ha iniziato a scrivere sin da quando ha ricordi. Ha pubblicato per la prima volta, con questo pseudonimo, il primo volume della trilogia Charming Devil nel mese di settembre 2014. Sono seguiti poi Luring Devil e Chasing Devil, conclusione della serie. Nel mese di aprile 2016 pubblica Bloody Love, fantasy a base di misteri, erotismo e vampiri. La raccolta “Quel Diavolo di un Host” arriva soltanto ad agosto dello stesso anno, con inclusi diversi extra e un finale alternativo. Il suo ultimo romanzo, Fragile, segna una piccola svolta.

Per gli amici Mia, ha una passione profonda per videogames, manga e anime: è da questi tipi di sceneggiature che trae ispirazione. Lavora da anni come newser per un web magazine a tema videoludico e high-tech.


ESTRATTO DEVIL 1

«Resta.» sussurrò, a testa bassa.
«Ma io…»
«Non hai nessuno ad aspettarti a casa, no?»
Emily cercò di scorgere il suo sguardo sfuggente. Sembrava triste.
«No.»
«Allora resta.»
«Castiel…»
Le mise entrambe le mani sulle spalle. Erano fredde, e la sua presa era forte e irremovibile.
«Ascolta.» le sussurrò sommessamente. «Vorrei soltanto che questa notte passasse in fretta. Non manca molto all’alba ormai. Resta con me.»
Lo aveva detto in un modo tremendamente dolce e seducente.
«Non mi sembra una buona idea.» obiettò ancora.
Castiel alzò il viso con un’espressione fiera e decisa. La spinse contro il muro, e tenendole le braccia ferme la baciò famelico, più volte, fino a toglierle il respiro.
Emily si sentiva trascinata da un uragano. La stanza intorno a sé cominciò a vorticare come in una spirale. Il corpo di Castiel era così vicino, e aveva messo una gamba tra le sue, come a impedirle di scappare.
 Lei aprì la bocca per riprendere aria, e sentì la sua lingua farsi strada con prepotenza. Castiel le prese le mani e intrecciò le proprie dita con le sue. Erano gelide, ma le sue labbra scottavano.
 Era impossibile resistere a un bacio tanto passionale. Emily si arrese, e lasciò che continuasse per alcuni lunghissimi e interminabili secondi, fino a quando, senza fiato, tirò indietro la testa.
Non sapeva cosa dire. Aveva scoperto un lato incredibilmente sensibile di Castiel, qualcosa che lui non aveva mai mostrato prima. Le aveva trasmesso il suo stato d’animo in ogni sfumatura, la solitudine, il rancore, i rimorsi.
«Castiel… perché?» boccheggiò, con le guance rosse.
Lui le lasciò le mani, le cinse la vita e l’attirò a sé. Rispose con un sussurro impercettibile, e tornò a cercare le sue labbra.
«Non lo so.»
ESTRATTO DEVIL 2 
Raccolse con le dita una ciliegia candita da uno dei dolci che Sara Swann gli aveva offerto e l'avvicinò alla bocca di Emily. Alla luce soffusa delle candele, sembravano avere lo stesso colore.
Lei schiuse le labbra per assaggiarla, e Castiel ne sentì il calore sulle dita, la lingua che avidamente si posava sul frutto e infine i denti bianchi che affondavano per strapparne una metà. Era così voluttuosa, quasi da fargli perdere la pazienza. Ma voleva giocare con lei, almeno un altro po'.
«Ti piace, eh?»
«Dalle tue mani mi piacerebbe anche se fosse avvelenata.»
Lasciò che mangiasse anche l'altra metà della ciliegia dalle proprie dita, e poi spinse l'indice tra le sue labbra morbide e calde. Le accarezzò la lingua, che cercava ancora tracce di zucchero sulla sua pelle.
«Sembra che tu ne voglia ancora.»
Fece per allontanare la mano, ma lei l'afferrò prontamente e la portò sul proprio corpo, facendola scivolare sul seno.
«Castiel...»
«Cosa c'è?»
La vide arrossire violentemente e sbattere le ciglia lunghe. Ma come faceva a diventare sempre più bella, con ogni minuto che passava?
«Toccami.»
«Perché non lo fai tu?» ribatté con un ghigno.
«N-No...» mormorò lei distogliendo lo sguardo.
«Coraggio. Fallo, voglio guardarti.»
Scosse la testa titubante, abbassò le palpebre in risposta alla sua occhiata eloquente e gli lasciò la mano, per muovere le proprie.
La osservò con attenzione, mentre faceva scivolare la destra verso l'orlo delle mutandine di pizzo che indossava. Era precipitosa, quasi rude nei movimenti, troppo forzati e freddi, che non si addicevano per niente a lei. Sospirò fermandola gentilmente, e mise le proprie mani sulle sue per guidarla.
«No, non così.» le sussurrò. Accompagnò le sue dita, le portò una mano sul seno e l'altra tra le gambe. «Accarezzati lentamente.»
Iniziò a dirigere con calma ogni suo singolo movimento, piegando le sue dita e facendole affondare dolcemente. I suoi sospiri divennero gemiti sommessi, e infine sentì i suoi muscoli meno tesi. «Cerca di godertelo... come hai fatto con quella ciliegia.»
Gradualmente, la abbandonò per lasciarla proseguire da sola, e godere di quella vista sublime che gli stava incendiando il sangue nelle vene.
«Sei meravigliosa, Emily.»
Prese un'altra ciliegia e la incastrò tra le proprie labbra per poggiarla su quelle di lei. Il contatto bastò a provocarle un fremito, il suo respiro divenne più corto e mugolò di piacere mentre assaporava il piccolo frutto candito, che le aveva lasciato la bocca tinta di rosso porpora. Castiel rimosse quelle dolci macchie leccandole e poi la baciò con foga, fino ad esaurire il proprio respiro su di lei, e con quell'ultimo tocco i movimenti di Emily cessarono improvvisamente. Ansimò per riprendere fiato, e lui le sorrise.
«Non dirmi che sei già sazia. Abbiamo appena cominciato.»
ESTRATTO DEVIL 3 
Se proprio doveva commettere un errore, allora desiderava che fosse il migliore della sua vita. Stava per gettarsi tra le braccia del diavolo tentatore, sapeva che tradire era sbagliato e che si stava comportando in maniera imperdonabile nei confronti di Matt, ma non poteva ingannare il proprio cuore.
Il suo corpo era già in fremito. Aveva indossato un vestitino nero che lasciava ben poco all'immaginazione. Corto e aderente, le copriva a stento le natiche, con un corsetto che metteva in mostra i seni in tutto il loro candore. Aveva lavato i capelli con lo shampoo che usava prima e li aveva asciugati senza neppure sfiorarli con la spazzola. I suoi boccoli erano tornati ad essere selvaggi e pieni di vita, le cadevano sulle spalle e le incorniciavano il viso, truccato in modo leggero, un po' da bambina, come piaceva a lui. L'unico odore che aveva addosso era quello delicato del sapone, e aveva evitato qualsiasi profumo perché sapeva che presto Castiel le avrebbe lasciato il proprio sulla pelle.
Scese dal taxi barcollando per un istante sui tacchi alti. L'insegna del Saint Justin era enorme e tanto luminosa da costringerla a socchiudere gli occhi. Sotto di essa vi era una grande porta sorvegliata da un buttafuori e da una telecamera. Si avvicinò e, con sua sorpresa, l'addetto la lasciò passare senza dire una parola, sorridendole mentre la scrutava.
Davanti a sé Emily vide una lunga scalinata che portava verso il basso, da dove proveniva una musica assordante, probabilmente suonata dal vivo da un gruppo grunge.
Poggiò con leggerezza il palmo sul corrimano e iniziò a scendere. C'erano delle luci rosse che lampeggiavano, e le parvero quasi un monito.
Aveva paura di scivolare. Si sorresse più saldamente, utilizzando entrambe le mani, mentre discendeva gli ultimi dieci gradini. La musica rimbombava nelle sue orecchie e la disorientava.
Si ritrovò finalmente nel locale. Davanti a lei c'era un bancone dalla forma circolare, alcune persone ferme a bere e un paio di baristi impigriti. Alle sue spalle il palco dove una band si esibiva davanti a un esiguo numero di spettatori. E poi, all'altra estremità, una serie di tavoli, separati tra loro da pareti sottili e piazzati davanti a dei divanetti di pelle rossa. C'erano pochissime persone.
Venne subito catturata da un lampo. Quegli occhi grigi brillavano da lontano, le si erano poggiati addosso nello stesso istante. Castiel la fissò con le labbra schiuse mentre si alzava. Le stava andando incontro.
Per un attimo rimase bloccata, non sapendo che fare. Mosse appena un passo verso di lui.
Le persone che Castiel aveva abbandonato al tavolo senza preavviso iniziarono a guardarla con curiosità.
Mosse le labbra per dire qualcosa, ma la musica coprì la sua voce.
Si sentì afferrare per i polsi. Una stretta ferma e decisa tanto da avvertirla sulle ossa. Il modo in cui la guardò negli occhi le spezzò il respiro. C'era un misto di emozioni che non riusciva a decifrare. Sorpresa, desiderio, malinconia.
«Ti aspettavo, Emily.»
La trascinò in fretta con sé al buio, verso un corridoio scuro che sembrava portare ai bagni. La luce era spenta, non c'era nessuno, e il caldo era asfissiante. Riusciva a malapena a scorgere il suo viso e le casse dell'impianto audio facevano vibrare le pareti.
Lui le teneva ancora i polsi. Li sollevò, poggiandoli contro il muro freddo e bloccandola in quella posizione. Sentì il suo respiro sul collo.
«Non ti lascerò il tempo di riflettere stavolta.»
Le diede prima un morso leggero sulle labbra, e a lei sfuggì un gemito roco. Poggiò la propria bocca sulla sua con violenza, giocando con la sua lingua in un bacio che le fece dimenticare tutto ciò che le stava intorno.
Lasciò andare i suoi polsi sottili e la sospinse verso una porta socchiusa.
In quella stanza c'era un po' di luce. Capì subito che si trattava della toilette del locale. Era semplice e ordinaria, c'era odore di disinfettante che proveniva dal pavimento.
Anche se non c'era nessuno nei paraggi, temette che potesse arrivare qualche cliente. Decise che finché era con lui, non le interessava nulla. Lasciò che la aiutasse a sedersi sul bordo della fila di lavandini, con la schiena rivolta verso lo specchio.
Riversò la testa all'indietro. Castiel le stava baciando il seno fin dove l'abito glielo permetteva e lei strinse le gambe intorno alla sua vita per avvinghiarlo a sé. Non c'era bisogno di parole. I loro corpi si capivano, sapevano già tutto ciò che sarebbe accaduto.
Gli slacciò i jeans usando entrambe le mani, scese ad accarezzarlo, mentre lui le fece piegare un ginocchio contro il proprio petto. Emily aveva scelto quel paio di mutandine sottili apposta per lui. Gli bastò appena un gesto per spostarle, ancor di meno per tenerle fermi i fianchi e penetrarla con un solo, vigoroso e sconvolgente colpo.
Emise un gridolino, mentre lui ansimò su di lei e prese a muoversi violentemente. Era così forte da farle male. Lo sentiva abbattere ogni barriera del proprio corpo e impossessarsene, e più gli chiedeva di farla respirare, più affondava in lei senza sosta.
Gli gettò le braccia al collo e gridò di piacere e dolore. La musica era troppo alta, non l'avrebbe sentita nessuno. Le scese una lacrima calda sul viso e lui le sollevò una gamba per portarla sulla propria spalla e muoversi più liberamente.
La ingannò un paio di volte, ritirando quasi del tutto il proprio bacino, solo per trafiggerla un attimo dopo. In preda all'estasi leccò il suo collo, sentì la sua pelle un po' salata per via del sudore, il sapore amaro del profumo, e il suo sangue che pulsava velocemente nelle vene.
La canzone che le arrivava alle orecchie era tanto confusionaria da stordirla e Castiel prese i suoi boccoli tra le dita e li tirò verso di sé.
Il corpo di Emily divenne vulnerabile e teso, avvertì il piacere aumentare rapidamente, e si accorse che anche lui era al limite. Sarebbe stato bellissimo se avessero condiviso quell'orgasmo nello stesso momento, sarebbe stato perfetto.
Si sentì invadere da alcuni fiotti bollenti che la attraversarono velocemente, seguiti da altri che riempirono il suo ventre e la fecero venire con un lungo gemito.
Ebbe un leggero spasmo quando lui si distaccò da lei e delle gocce calde scesero fino a cadere sulla superficie dove era seduta. Sospirò affannata ed esausta, Castiel sfiorò con le labbra la sua gamba prima di farla scivolare giù dalla propria spalla.
Sorrise soddisfatto e la baciò di nuovo, soffermandosi ad assaporare la sua bocca.
«Mi sei mancata come l'aria, Emily. Mi sembra di aver ricominciato a respirare solo ora che sei con me.»
Giveaway

In palio Due Copie digitali di "Fragile" e Una copia di "Quel diavolo di un Host", i fortunati vincitori e vincitrici saranno ben Tre! un Grazie all'autrice per averci gentilmente offerto queste copie.

1. Seguire la pagina Fb della'autrice QUI
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5. questo è il post d'origine, quindi commentate qui e lasciate la vostra e-mail per contattarvi in caso di vincita:)

Il giveaway terminerà 07/12/2016 ... partecipate in tanti e buona fortuna !! 


A presto,



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