Buongiorno a tutti carissimi lettori,
oggi ospiterò la tappa 8.1 del blogtour dedicato a "Fragile" e di "Quel diavolo di un Host" di I.M. Another. Oggi io vi farà una segnalazione dell'intera trilogia di "Quel diavolo di un Host" con degli estratti. In fondo vi lascio anche tutte le altre tappe del blogtour.
Buona lettura!!
Titolo: Quel Diavolo di un Host: Charming Devil - Trilogia completa
Autore: I. M. Another
Data di uscita: 29/giugno/2016
E-book: € 4,99 / DISPONIBILE ANCHE CON KU
Pagine: 1798
Casa editrice: Self - Publishing
Genere: Erotic Romance
Trama
Benvenute al Charming Devil Host
Club: il Paradiso e l'Inferno di ogni donna...
Castiel è un host di professione: le donne pagano cifre esorbitanti pur di passare qualche ora in sua compagnia, ammaliate dal suo fascino eclettico. Chi lo conosce, però, non fa che chiamarlo "Diavolo": è freddo, inflessibile, disumano, tanto da sembrare crudele.
Emily è una ragazza sola ma coraggiosa, che combatte contro le difficoltà che la vita le ha posto davanti senza mai perdere la propria dolcezza e il proprio animo gentile. Alla ricerca della sua strada, è disposta a tutto pur di non arrendersi,
Quando lei mette piede nel locale di Castiel, dopo aver subito un grave trauma, la scintilla di passione tra i due è quasi immediata. Nasce una relazione tormentata e travolgente, che incendia il sangue nelle loro vene, bruciando fin dentro l'anima.
Ma non si può amare in tale devastante maniera senza pagarne delle conseguenze.
"Quel Diavolo di un Host" è la raccolta definitiva della trilogia erotica Charming Devil, che dal 2014 ha conquistato migliaia di lettrici appassionate sul web. L'ebook contiene i tre volumi principali (Charming Devil, Luring Devil e Chasing Devil) accompagnati dai seguenti extra:
"A Devil in Paris", novella che racconta gli avvenimenti che accadono tra il primo e il secondo volume;
"Letters from the Devil", dei brevi brani incentrati sul protagonista Castiel;
"Host Club Days", una serie di racconti di vario genere che presentano la vita di tutti i giorni nel locale dove si svolge la storia;
"Capitolo 65 Extra" di Charming Devil, in origine rimosso dall'autrice;
"Capitolo 71 e 72 - Finale Extra" di Chasing Devil, nati dalle richieste dei lettori.
Castiel è un host di professione: le donne pagano cifre esorbitanti pur di passare qualche ora in sua compagnia, ammaliate dal suo fascino eclettico. Chi lo conosce, però, non fa che chiamarlo "Diavolo": è freddo, inflessibile, disumano, tanto da sembrare crudele.
Emily è una ragazza sola ma coraggiosa, che combatte contro le difficoltà che la vita le ha posto davanti senza mai perdere la propria dolcezza e il proprio animo gentile. Alla ricerca della sua strada, è disposta a tutto pur di non arrendersi,
Quando lei mette piede nel locale di Castiel, dopo aver subito un grave trauma, la scintilla di passione tra i due è quasi immediata. Nasce una relazione tormentata e travolgente, che incendia il sangue nelle loro vene, bruciando fin dentro l'anima.
Ma non si può amare in tale devastante maniera senza pagarne delle conseguenze.
"Quel Diavolo di un Host" è la raccolta definitiva della trilogia erotica Charming Devil, che dal 2014 ha conquistato migliaia di lettrici appassionate sul web. L'ebook contiene i tre volumi principali (Charming Devil, Luring Devil e Chasing Devil) accompagnati dai seguenti extra:
"A Devil in Paris", novella che racconta gli avvenimenti che accadono tra il primo e il secondo volume;
"Letters from the Devil", dei brevi brani incentrati sul protagonista Castiel;
"Host Club Days", una serie di racconti di vario genere che presentano la vita di tutti i giorni nel locale dove si svolge la storia;
"Capitolo 65 Extra" di Charming Devil, in origine rimosso dall'autrice;
"Capitolo 71 e 72 - Finale Extra" di Chasing Devil, nati dalle richieste dei lettori.
AUTRICE
I. M.
Another ha iniziato a scrivere sin da quando ha ricordi. Ha pubblicato per la prima
volta, con questo pseudonimo, il primo volume della trilogia Charming Devil nel
mese di settembre 2014. Sono seguiti poi Luring Devil e Chasing Devil,
conclusione della serie. Nel mese di aprile 2016 pubblica Bloody Love, fantasy
a base di misteri, erotismo e vampiri. La raccolta “Quel Diavolo di un Host”
arriva soltanto ad agosto dello stesso anno, con inclusi diversi extra e un
finale alternativo. Il suo ultimo romanzo, Fragile, segna una piccola svolta.
Per gli
amici Mia, ha una passione profonda per videogames, manga e anime: è da questi
tipi di sceneggiature che trae ispirazione. Lavora da anni come newser per un
web magazine a tema videoludico e high-tech.
ESTRATTO DEVIL 1
«Resta.» sussurrò, a testa
bassa.
«Ma io…»
«Non hai nessuno ad
aspettarti a casa, no?»
Emily cercò di scorgere il
suo sguardo sfuggente. Sembrava triste.
«No.»
«Allora resta.»
«Castiel…»
Le mise entrambe le mani
sulle spalle. Erano fredde, e la sua presa era forte e irremovibile.
«Ascolta.» le sussurrò
sommessamente. «Vorrei soltanto che questa notte passasse in fretta. Non manca
molto all’alba ormai. Resta con me.»
Lo aveva detto in un modo
tremendamente dolce e seducente.
«Non mi sembra una buona
idea.» obiettò ancora.
Castiel alzò il viso con
un’espressione fiera e decisa. La spinse contro il muro, e tenendole le braccia
ferme la baciò famelico, più volte, fino a toglierle il respiro.
Emily si sentiva trascinata
da un uragano. La stanza intorno a sé cominciò a vorticare come in una spirale.
Il corpo di Castiel era così vicino, e aveva messo una gamba tra le sue, come a
impedirle di scappare.
Lei aprì la bocca per
riprendere aria, e sentì la sua lingua farsi strada con prepotenza. Castiel le
prese le mani e intrecciò le proprie dita con le sue. Erano gelide, ma le sue
labbra scottavano.
Era impossibile
resistere a un bacio tanto passionale. Emily si arrese, e lasciò che
continuasse per alcuni lunghissimi e interminabili secondi, fino a quando,
senza fiato, tirò indietro la testa.
Non sapeva cosa dire. Aveva
scoperto un lato incredibilmente sensibile di Castiel, qualcosa che lui non
aveva mai mostrato prima. Le aveva trasmesso il suo stato d’animo in ogni
sfumatura, la solitudine, il rancore, i rimorsi.
«Castiel… perché?»
boccheggiò, con le guance rosse.
Lui le lasciò le mani, le
cinse la vita e l’attirò a sé. Rispose con un sussurro impercettibile, e tornò
a cercare le sue labbra.
«Non lo so.»
ESTRATTO DEVIL 2
Raccolse con le dita una
ciliegia candita da uno dei dolci che Sara Swann gli aveva offerto e l'avvicinò
alla bocca di Emily. Alla luce soffusa delle candele, sembravano avere lo
stesso colore.
Lei schiuse le labbra per
assaggiarla, e Castiel ne sentì il calore sulle dita, la lingua che avidamente
si posava sul frutto e infine i denti bianchi che affondavano per strapparne
una metà. Era così voluttuosa, quasi da fargli perdere la pazienza. Ma voleva
giocare con lei, almeno un altro po'.
«Ti piace, eh?»
«Dalle tue mani mi
piacerebbe anche se fosse avvelenata.»
Lasciò che mangiasse anche
l'altra metà della ciliegia dalle proprie dita, e poi spinse l'indice tra le
sue labbra morbide e calde. Le accarezzò la lingua, che cercava ancora tracce
di zucchero sulla sua pelle.
«Sembra che tu ne voglia
ancora.»
Fece per allontanare la
mano, ma lei l'afferrò prontamente e la portò sul proprio corpo, facendola
scivolare sul seno.
«Castiel...»
«Cosa c'è?»
La vide arrossire
violentemente e sbattere le ciglia lunghe. Ma come faceva a diventare sempre
più bella, con ogni minuto che passava?
«Toccami.»
«Perché non lo fai tu?»
ribatté con un ghigno.
«N-No...» mormorò lei
distogliendo lo sguardo.
«Coraggio. Fallo, voglio
guardarti.»
Scosse la testa titubante,
abbassò le palpebre in risposta alla sua occhiata eloquente e gli lasciò la
mano, per muovere le proprie.
La osservò con attenzione,
mentre faceva scivolare la destra verso l'orlo delle mutandine di pizzo che
indossava. Era precipitosa, quasi rude nei movimenti, troppo forzati e freddi,
che non si addicevano per niente a lei. Sospirò fermandola gentilmente, e mise
le proprie mani sulle sue per guidarla.
«No, non così.» le
sussurrò. Accompagnò le sue dita, le portò una mano sul seno e l'altra tra le
gambe. «Accarezzati lentamente.»
Iniziò a dirigere con calma
ogni suo singolo movimento, piegando le sue dita e facendole affondare
dolcemente. I suoi sospiri divennero gemiti sommessi, e infine sentì i suoi
muscoli meno tesi. «Cerca di godertelo... come hai fatto con quella ciliegia.»
Gradualmente, la abbandonò
per lasciarla proseguire da sola, e godere di quella vista sublime che gli
stava incendiando il sangue nelle vene.
«Sei meravigliosa, Emily.»
Prese un'altra ciliegia e
la incastrò tra le proprie labbra per poggiarla su quelle di lei. Il contatto
bastò a provocarle un fremito, il suo respiro divenne più corto e mugolò di
piacere mentre assaporava il piccolo frutto candito, che le aveva lasciato la
bocca tinta di rosso porpora. Castiel rimosse quelle dolci macchie leccandole e
poi la baciò con foga, fino ad esaurire il proprio respiro su di lei, e con
quell'ultimo tocco i movimenti di Emily cessarono improvvisamente. Ansimò per
riprendere fiato, e lui le sorrise.
«Non dirmi che sei già
sazia. Abbiamo appena cominciato.»
ESTRATTO DEVIL 3
Se proprio doveva
commettere un errore, allora desiderava che fosse il migliore della sua vita.
Stava per gettarsi tra le braccia del diavolo tentatore, sapeva che tradire era
sbagliato e che si stava comportando in maniera imperdonabile nei confronti di Matt,
ma non poteva ingannare il proprio cuore.
Il suo corpo era già in
fremito. Aveva indossato un vestitino nero che lasciava ben poco
all'immaginazione. Corto e aderente, le copriva a stento le natiche, con un
corsetto che metteva in mostra i seni in tutto il loro candore. Aveva lavato i
capelli con lo shampoo che usava prima e li aveva asciugati senza neppure
sfiorarli con la spazzola. I suoi boccoli erano tornati ad essere selvaggi e
pieni di vita, le cadevano sulle spalle e le incorniciavano il viso, truccato
in modo leggero, un po' da bambina, come piaceva a lui. L'unico odore che aveva
addosso era quello delicato del sapone, e aveva evitato qualsiasi profumo
perché sapeva che presto Castiel le avrebbe lasciato il proprio sulla pelle.
Scese dal taxi barcollando
per un istante sui tacchi alti. L'insegna del Saint Justin era enorme e tanto
luminosa da costringerla a socchiudere gli occhi. Sotto di essa vi era una
grande porta sorvegliata da un buttafuori e da una telecamera. Si avvicinò e,
con sua sorpresa, l'addetto la lasciò passare senza dire una parola,
sorridendole mentre la scrutava.
Davanti a sé Emily vide una
lunga scalinata che portava verso il basso, da dove proveniva una musica
assordante, probabilmente suonata dal vivo da un gruppo grunge.
Poggiò con leggerezza il
palmo sul corrimano e iniziò a scendere. C'erano delle luci rosse che
lampeggiavano, e le parvero quasi un monito.
Aveva paura di scivolare.
Si sorresse più saldamente, utilizzando entrambe le mani, mentre discendeva gli
ultimi dieci gradini. La musica rimbombava nelle sue orecchie e la
disorientava.
Si ritrovò finalmente nel
locale. Davanti a lei c'era un bancone dalla forma circolare, alcune persone
ferme a bere e un paio di baristi impigriti. Alle sue spalle il palco dove una
band si esibiva davanti a un esiguo numero di spettatori. E poi, all'altra
estremità, una serie di tavoli, separati tra loro da pareti sottili e piazzati
davanti a dei divanetti di pelle rossa. C'erano pochissime persone.
Venne subito catturata da
un lampo. Quegli occhi grigi brillavano da lontano, le si erano poggiati
addosso nello stesso istante. Castiel la fissò con le labbra schiuse mentre si
alzava. Le stava andando incontro.
Per un attimo rimase
bloccata, non sapendo che fare. Mosse appena un passo verso di lui.
Le persone che Castiel
aveva abbandonato al tavolo senza preavviso iniziarono a guardarla con
curiosità.
Mosse le labbra per dire
qualcosa, ma la musica coprì la sua voce.
Si sentì afferrare per i
polsi. Una stretta ferma e decisa tanto da avvertirla sulle ossa. Il modo in
cui la guardò negli occhi le spezzò il respiro. C'era un misto di emozioni che
non riusciva a decifrare. Sorpresa, desiderio, malinconia.
«Ti aspettavo, Emily.»
La trascinò in fretta con
sé al buio, verso un corridoio scuro che sembrava portare ai bagni. La luce era
spenta, non c'era nessuno, e il caldo era asfissiante. Riusciva a malapena a
scorgere il suo viso e le casse dell'impianto audio facevano vibrare le pareti.
Lui le teneva ancora i
polsi. Li sollevò, poggiandoli contro il muro freddo e bloccandola in quella
posizione. Sentì il suo respiro sul collo.
«Non ti lascerò il tempo di
riflettere stavolta.»
Le diede prima un morso
leggero sulle labbra, e a lei sfuggì un gemito roco. Poggiò la propria bocca
sulla sua con violenza, giocando con la sua lingua in un bacio che le fece
dimenticare tutto ciò che le stava intorno.
Lasciò andare i suoi polsi
sottili e la sospinse verso una porta socchiusa.
In quella stanza c'era un
po' di luce. Capì subito che si trattava della toilette del locale. Era
semplice e ordinaria, c'era odore di disinfettante che proveniva dal pavimento.
Anche se non c'era nessuno
nei paraggi, temette che potesse arrivare qualche cliente. Decise che finché
era con lui, non le interessava nulla. Lasciò che la aiutasse a sedersi sul
bordo della fila di lavandini, con la schiena rivolta verso lo specchio.
Riversò la testa
all'indietro. Castiel le stava baciando il seno fin dove l'abito glielo
permetteva e lei strinse le gambe intorno alla sua vita per avvinghiarlo a sé. Non
c'era bisogno di parole. I loro corpi si capivano, sapevano già tutto ciò che
sarebbe accaduto.
Gli slacciò i jeans usando
entrambe le mani, scese ad accarezzarlo, mentre lui le fece piegare un
ginocchio contro il proprio petto. Emily aveva scelto quel paio di mutandine
sottili apposta per lui. Gli bastò appena un gesto per spostarle, ancor di meno
per tenerle fermi i fianchi e penetrarla con un solo, vigoroso e sconvolgente
colpo.
Emise un gridolino, mentre
lui ansimò su di lei e prese a muoversi violentemente. Era così forte da farle
male. Lo sentiva abbattere ogni barriera del proprio corpo e impossessarsene, e
più gli chiedeva di farla respirare, più affondava in lei senza sosta.
Gli gettò le braccia al
collo e gridò di piacere e dolore. La musica era troppo alta, non l'avrebbe
sentita nessuno. Le scese una lacrima calda sul viso e lui le sollevò una gamba
per portarla sulla propria spalla e muoversi più liberamente.
La ingannò un paio di
volte, ritirando quasi del tutto il proprio bacino, solo per trafiggerla un
attimo dopo. In preda all'estasi leccò il suo collo, sentì la sua pelle un po'
salata per via del sudore, il sapore amaro del profumo, e il suo sangue che
pulsava velocemente nelle vene.
La canzone che le arrivava
alle orecchie era tanto confusionaria da stordirla e Castiel prese i suoi
boccoli tra le dita e li tirò verso di sé.
Il corpo di Emily divenne
vulnerabile e teso, avvertì il piacere aumentare rapidamente, e si accorse che
anche lui era al limite. Sarebbe stato bellissimo se avessero condiviso
quell'orgasmo nello stesso momento, sarebbe stato perfetto.
Si sentì invadere da alcuni
fiotti bollenti che la attraversarono velocemente, seguiti da altri che
riempirono il suo ventre e la fecero venire con un lungo gemito.
Ebbe un leggero spasmo
quando lui si distaccò da lei e delle gocce calde scesero fino a cadere sulla
superficie dove era seduta. Sospirò affannata ed esausta, Castiel sfiorò con le
labbra la sua gamba prima di farla scivolare giù dalla propria spalla.
Sorrise soddisfatto e la baciò
di nuovo, soffermandosi ad assaporare la sua bocca.
«Mi sei mancata come
l'aria, Emily. Mi sembra di aver ricominciato a respirare solo ora che sei con
me.»
Giveaway
In palio Due Copie digitali di "Fragile" e Una copia di "Quel diavolo di un Host", i fortunati vincitori e vincitrici saranno ben Tre! un Grazie all'autrice per averci gentilmente offerto queste copie.
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