Ciao a tutti carissimi lettori,
oggi vi parlo di Olga di carta. Jum fatto di buio il libro fantasy per ragazzi di Elisabetta Gnone uscito il 06 Novembre 2017 grazie alla Salani Editore.
Nel piccolo villaggio di Balicò, vive la piccola Olga, insieme alla nonna e al dolce cane Valdo, compagno inseparabile di avventure e scorribande. La bambina, molto amata, è conosciuta da tutti per le sue storie; Olga ne conosce tantissime, tutte molto particolari e fantasiose. Il Natale è alle porte e sul villaggio cade la neve come ogni anno, ma non tutti attendono con la consueta gioia le feste, anche perché il bosco è stato quasi tutto abbattuto per sopperire la mancanza di legna. In molti a Balicò vi erano affezionati e ciò contribuisce a portare sconforto e solitudine tra i suoi abitanti. Ed è proprio di questi sentimenti che si nutre Jum, il nuovo protagonista delle storie di Olga. Egli altro non è che un essere informe, lento e molliccio, senza mani né piedi. Il suo essere è fatto del buio e del vuoto che abbiamo dentro quando perdiamo qualcuno o qualcosa che ci è caro. Anche Olga lo ha incontrato, quando è morta la sua mamma. Proprio per questo lei, più di altri sa come affrontarlo; perché Jum può sembrare un essere veramente triste e spaventoso, ma anche lui ci serve per imparare a crescere ed a fare fronte alle difficoltà della vita.
“Tutti sapevano che Olga amava raccontare bene le sue storie oppure non le raccontava affatto, e quando la giovane Papel attaccava un nuovo racconto la gente si metteva ad ascoltare. Sarà stata la fame di conoscere per chi non s’era mai mosso dal villaggio; sarà stato il solletico che ogni storia procurava a un angolino della mente, trasformando fatiche e pensieri in sogni e speranze; sarà stato il fascino dell’ignoto e dello straordinario, sta di fatto che, quando Olga cominciava a raccontare, chi era vicino tendeva un orecchio”
Inizio col dire che, nonostante io sia una lettrice compulsiva, non avevo sino adesso, avuto il piacere di leggere un libro scritto da Elisabetta Gnone, perché le sue storie non hanno mai attirato la mia attenzione perché erroneamente etichettate per un pubblico giovane. Raramente mi trovavo a sfogliare libri per ragazzi o bambini e solo ultimamente mi rendo conto dell’errore. La storia di Olga è un esempio lampante, perché dietro una trama apparentemente semplice si nascondono significati più profondi che nei libri per adulti difficilmente si trovano.
“…Mi siedo qui ogni volta che papà mi interroga e, quando sbaglio, ho la sensazione che i libri si sporgano sopra di me per rimbottarmi: “Non la sa! Che ignorante! E allora noi, cosa ci stiamo a fare? Ci ha mai letti?” Sono un pubblico severo, i libri…” …” Non è possibile” rispose Olga accarezzando il dorso dei volumi più vicini. “I libri non possono fare male. Tutt’al più ti ignorano, se tu ignori loro. È solo una tua impressione. Sono così belli…”
La piccola Olga, con le sue storie, che sembrano inventate, ci insegna a vivere e ad affrontare coraggiosamente le difficoltà. Questo è, senza alcun dubbio, il punto di forza di questo romanzo. Lo stile lineare ben si sposa con la narrazione che, nella sua semplicità non manca di colpi di scena. Favolosi e incantevoli, sono, sia le ambientazioni che i personaggi, impossibile non amarli tutti con i loro pregi e difetti.
Ho trovato molto originale la formula della storia nella storia, infatti, il lettore non segue solo le vicende di Olga , ma anche i suoi racconti che regala ai protagonisti del romanzo. Quello, a mio avviso, più significativo è quello intitolato “ Il ciliegio”, che mi ha commossa particolarmente. Molto curata, inoltre, la grafica. Nel romanzo, infatti, sono presenti illustrazioni dettagliate che accompagnano il lettore durante la storia. Insomma un libro valido sotto tutti i punti di vista e al quale assegno quattro stelle e mezzo su cinque.
VOTO
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