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[Review Party] Dimentica le nuvole di Cinzia La Commare

mercoledì 14 novembre 2018

Ciao a tutti carissimi lettori,
oggi il blog partecipa al review party di Dimentica le nuvole il nuovo contemporary roamance di Cinzia La Commare che è uscito il 12 Novembre in self.

Dimentica le nuvole
di Cinzia La Commare

Uscita: 12/11/2018
Formato: E-book/cartaceo
E-book: € 0,99
Cartaceo: € 9,99
Pagine: 406
Editore: Self-Publishing
Genere: Contemporary romance
Link d'acquisto: https://amzn.to/2z9QvXD
Un paesino tra le Alpi del Trentino. Una giovane dottoressa arrivata dalla città, un malgaro scontroso e un’antica rivalità mai risolta.
Le leggi dell’amore però non seguono logiche e certe volte non possono essere ignorate…
Recensione

“Dimentica le nuvole” di Cinzia La Commare è uno di quei romanzi che ti resta nel cuore, uno di quelli che ti resta appiccicato addosso quando finisci di leggerlo e ti lascia dentro un’insolita ebbrezza, quella che sente un bambino quando vede un arcobaleno e sorride, incurante di quello che lo circonda.
Questa recensione, detto ciò, sarà diversa dalle altre a cui siete abituate, e ora vi spiegherò perché…
Cinzia La Commare è riuscita a creare una splendida illusione: avete presente quando la nostra migliore amica, che non vediamo da tempo, ci chiama e ci invita a bere un caffè in sua compagnia? Quei pomeriggi interminabili fatti di chiacchiere e caffè?
Ecco, in questo romanzo capita più o meno la stessa cosa, perché, tramite un sapientissimo uso dei tempi verbali (presente e del passato), vi sembrerà quasi di essere le confidenti della protagonista del romanzo, Adelaide Merz, pardon: Adele.
Ed è per questo che non vi dirò molto, perché, in un certo senso, mi sembrerebbe di tradire la sua fiducia, di tradire le sue confidenze.
Ciò che posso dirvi è che Adele all'inizio del romanzo è disorientata, spaesata, oltremodo pessimista e triste, soprattutto triste. Quando si trasferisce da Milano a Cogolo, un paesino vicino Trento, lo fa per cambiare aria, per fuggire da un passato che la stava lentamente portando all'esasperazione.
Il trasferimento a Cogolo però non inizia subito come lei si aspettava. Adele è una giovane dottoressa e potete immaginare da voi la reazione degli anziani del paesino. Non le danno fiducia e lo studio rimane pressoché vuoto, almeno fino a quando Carlotta, la pasticcera, non porta al suo capezzale suo figlio. Adele lo cura ed è come se, in quel momento, iniziasse davvero la sua nuova avventura.
Una nuova casa, un nuovo lavoro, un nuovo modo di vedere la vita e di interpretare la quotidianità.

Volevo sovrastare il rumore dei pensieri legati a un pensiero ancora troppo recente, che influenzava ogni mia nuova decisione, e quello delle preoccupazioni per ciò che avrei trovato ad attendermi appena fossi arrivata davanti alla porta dell’ambulatorio.

La signora Maria, i pettegolezzi di Ginevra, i dolci di Carlotta, il farmacista arrogante.
Leggendo questo romanzo è come se venissimo catapultati in un pezzo teatrale di Pirandello, dove ogni maschera nasconde in realtà un modo di essere e tramite essi la protagonista riesce a capire come far di nuovo andare a posto ogni pezzo della sua vita.
A questo punto voi mi chiederete: e l’amore? Adele non trova anche l’amore fra quelle montagne?
Beh, non posso dirvi molto a riguardo perché Adele (e Cinzia) potrebbero disconoscermi, ma posso confidarvi che molte delle persone che la nostra dottoressa incontrerà in quei mesi avranno il potere di cambiare la sua vita e che lei proprio perché loro sono riusciti a farle battere il cuore non smetterà mai di pensare a quando dovrà lasciare Cogolo per tornare a Milano.

Ero arrivata con il cuore in pezzi, e me ne ero andata allo stesso modo. Per uomini differenti accomunati dall'incapacità di amarmi.

La pasticceria, la caffetteria, la malga Mason, il pub01… Ogni luogo avrà importanza nella vita di Adele e forse, alcuni più di altri, entreranno per sempre nel suo cuore, ma anche e soprattutto nel nostro.
Cinzia La Commare è riuscita a trasmettere con le sue parole tutta l’emozione che ha provato lei stessa nel visitare quei luoghi, perché l’autrice è stata fra quei monti (come si evince non solo dalle precisissime descrizioni, ma anche, se non siete ancora convinte, dai ringraziamenti). Si percepisce la magia di quei posti, la bellezza delle vallate, il profumo dei fiori e dei temporali estivi.
Ma questo è un romanzo che da anche spunti di riflessione. È un romanzo in cui i grandi temi (famiglia, amore in tutte le sue sfaccettature, lutto e molti altri) vengono trattati con estrema precisione e delicatezza. Dalle prime battute, si capisce, che non leggeremo un romanzo come tutti gli altri, ma unico nel suo genere, particolare nella sua semplicità.
Uno stile chiaro, perfetto, descrittivo al massimo ma senza risultare pesante, ci accompagnerà lungo tutto il viaggio di Adele da Cogolo e ritorno.
Adele riuscirà ad apprezzare la vita semplice dei boai?
Riuscirà a farsi capire dagli abitanti di Cogolo?
Ma soprattutto, Adele capirà cos'è meglio per lei?
Non risponderò ovviamente a queste domande, ma vi lascio la mia impressione finale: questo è il romanzo di quest’autrice che preferisco perché riesce, con genuina semplicità, a raccontare una storia unica nel suo genere dove si capisce che, l’amore per se stesse, per se stessi, può, a volte, riuscire a portarci alla felicità, ultimo e grande tema del romanzo.
Grazie Cinzia, grazie per averci raccontato la storia di Adele, perché se c’è una cosa al mondo che tutti dovremmo sapere è proprio questa: bisogna credere nella felicità, bisogna credere che tutto accade per una ragione e che soprattutto, se dimentichi le nuvole, puoi immaginare sempre il cielo terso, illuminato dal sole e con un bell'arcobaleno.


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