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[Recensione] Parigi, amore e altri disastri di Marta Savarino

venerdì 1 febbraio 2019

Ciao a tutti readers,
oggi vi parlerò di Parigi amore e altri disastri il contemporary romance di Marta Savarino uscito il 30 Ottobre 2019 grazie ad Amazon Publishing.

Parigi, amore e altri disastri
di Marta Savarino

Uscita: 30/10/2019
E-book: € 3,99
Cartaceo: € 9,99
Pagine: 201
Editore: Amazon Publishing
Genere: Contemporary romance
Si può resistere al profumo dell’amore quando Parigi si veste di primavera?
Nadia vive a Torino, è giovane e un po’ cinica, con molto senso dell’umorismo e un talento per i disastri sentimentali. Carina e spavalda, si aggiudica il lavoro dei suoi sogni, diventando l’assistente personale del supermanager Andrea Gilardi, scapolo d’oro e irriducibile dongiovanni.
Travolta all’istante dal fascino del giovane imprenditore, il cui irresistibile profumo la inebria oltre ogni dire, Nadia si innamora perdutamente, mentre lui imperterrito colleziona fidanzate.
Un giorno, in modo del tutto inaspettato, Andrea la invita a cena e nella notte appassionata che trascorrono insieme i romantici sogni della ragazza sembrano avverarsi. Peccato che al mattino per lui sia già tutto finito.
Furiosa e col cuore a pezzi Nadia fugge a Parigi in cerca di pace, ma un profumo, quel profumo, torna improvvisamente a sconvolgerla ancora. Tra una fuga e un batticuore la disillusione ha però un gusto amaro e l’affascinante manager sembra avere davvero poche chance di riconquistare la testarda ragazza...

Recensione

Quando ho iniziato a leggere questa storia, mi sono immaginata due film che io adoro in modo particolare: Iron Man e Due settimane per innamorarsi.
Perché?
Perché Nadia, la nostra protagonista, è l'assistente personale di un importante imprenditore torinese, Andrea Giraldi. Un uomo tutto d'un pezzo che non concede spazi a nessuno, nemmeno in amore. Ricchissimo, bellissimo, e molto dinamico. Sempre in giro per affari e con un immenso bisogno di un braccio destro che lo accompagni dappertutto e che si occupi di ogni cosa.
Capite quindi perché ho pensato a quei film?
Subito mi sono apparse davanti agli occhi la figura di Pepper, assistente di Tony Stark, col quale condivide un rapporto particolare. E subito dopo, ho rivisto Lucy, l'avvocato assunto dal ricco George Vade che in breve tempo diventa quasi la sua baby sitter.
Con questo non pensate subito che il romanzo di Marta non mi sia piaciuto o che sia un'ennesima scopiazzatura di questi film. Assolutamente no!
Anzi, vi dirò che dopo aver pensato a queste due pellicole, la curiosità di vedere come si svolgesse questa storia è diventata ancora più forte.
E posso garantirvi che è stata appagata!
Ma bando alle ciance, mettevi comodi, afferrate questo romanzo e iniziate una piacevole avventura.
Conosciamo Nadia in una sala d'attesa.
Ha ventisette anni, è preparata, colta, seria, laureata a pieni voti in Scienze della comunicazione ed è letteralmente in ansia per il colloquio che deve sostenere alla Giraldi S.p.A., un'azienda molto importante di Torino che le permetterà di avere il lavoro per il quale ha sgobbato tanto sui banchi di scuola.
Sì perché per una “botta di culo” la candidata prescelta ha dato forfait e lei è stata “ripescata”. Quindi, potete benissimo immaginare lo stato d'ansia di questa povera ragazza, che oltretutto si sta infastidendo sempre di più, a causa del ritardo del suo futuro (forse) capo.

E quando l'ansia sale io sudo. E quando sudo sono a disagio. Ed essere a disagio quando da quello che dici e da come ti poni dipende il tuo futuro lavorativo non è proprio il massimo. Allora, quest'uomo mi sta sulle palle ancora prima di conoscerlo.

Dopo trentatré lunghissimi minuti, Andrea fa il suo ingresso in scena. Prima di lui Nadia sente il suo profumo e ne è attratta come un ape col miele. Ma lei è in gamba e sa come mantenere il controllo.
Andrea è al telefono e sta “discutendo” con una donna. Non degna nessuno di uno sguardo, almeno fin quando non stacca la chiamata e si dirige nel suo ufficio, seguito dalla sua segretaria che si trascina dietro Nadia.
E qui, cari miei, il primo punto che mi ha fatto innamorare della nostra ragazza. Perché lei vuole ad ogni costo quel lavoro, e vuole smettere di perdere tempo.
Perché anche se è in ansia da morire sa come gestire queste situazioni e gli uomini pieni di sé proprio come quello che si trova davanti. Lo sa, lo ha già inquadrato.
Quindi gli porge la mano con aria sicura e si presenta come la sua nuova assistente personale, giocandosi il tutto per tutto.

«...sono la sua nuova assistente personale» affermo con più sicurezza di quanta ne abbia in realtà, ma l'apparenza è tutto. E io sono la regina nel sapermi fingere sicura quando non lo sono. Nel far finta di averne il controllo della situazione quando invece sto morendo d'ansia. Come in questo momento. Lui mi fissa senza battere ciglio. Oltre a essere figo, con un buon profumo, ha pure uno sguardo da paura. Però è uno stronzo, su questo non ci piove.

Dite che con una tipa così, Andrea abbia avuto qualcosa da ridire? Dopo una stretta di mano un po' troppo lunga e un altrettanto duraturo gioco di sguardi, Nadia ottiene ciò che voleva.
Ma la vera storia inizia esattamente nel capitolo successivo, ovvero quattro anni e otto mesi dopo.
Ormai Nadia e Andrea vivono fianco a fianco. Lei è eccezionale, indispensabile, tanto che a volte si trova costretta a dormire a casa di Andrea o a presentarsi da lui al mattino presto per accompagnare la "sventurata di turno" al taxi.
C'è un solo problema per Nadia.
Dopo tutto questo tempo è completamente e irrimediabilmente innamorata del suo capo. Del suo profumo, del suo sorriso, dei suoi occhi.
Capisce che questa situazione non è salutare per la sua sanità mentale e, armata di coraggio, si presenta nel suo ufficio con una lettera di dimissioni. Deve allontanarsi da lui, staccare la spina e riprendere il controllo della sua vita, ridotta all'osso a causa degli orari improbabili che è costretta a fare. Ma quando sono faccia a faccia, il corpo di Nadia si ribella e lei si sente male. Andrea l'aiuta, si preoccupa per lei, dopo tutto quel tempo le dà del tu e, per qualche strano motivo, la invita a cena la sera stessa.
Quando la va a prendere però, in lui scatta qualcosa, e grazie anche alla decisione di mettere il suo punto di vista di tanto in tanto, veniamo a conoscenza che per Andrea Nadia è importante.
La bacia d'istinto, così tanto che cadono a terra nell'appartamento e decidono di lasciarsi andare.
Passano insieme una notte indimenticabile sotto ogni punto di vista, tanto che a Nadia, l'Andrea che ha accanto pare diverso. Specialmente quando le propone una gita al mare solo loro due.
Euforica e con la testa tra le nuvole, decide di credere a ciò che le dice il cuore, ma una volta in ufficio, ad attenderla non c'è Andrea ma solo un mazzo di margherite.
Distrutta nel cuore e nell'anima, Nadia si dimette e decide di cambiare vita. Completamente.
Andrea invece, chiuso nel suo ufficio, si ritrova a fare i conti col cuore in subbuglio e con un senso di disagio profondo. È stato uno stronzo, se ne rende conto, anche se Nadia per lui è importante. Ma la paura verso questo nuovo sentimento è più grande del suo coraggio.
La nostra ragazza fa le valige e si trasferisce in Francia dalla zia Carla e dalla sua cuginetta Angelica, che sogna il grande amore ma che si veste come  una starlette.

In fin dei conti in questi anni lei è sempre stata la mia ancora di salvezza, prima di mia madre, di mia sorella o di qualunque amica abbia mai avuto. Lei è sempre stata la spalla su cui piangere nei miei trent'anni di sfortunata vita sentimentale.

Si rifà una vita, un nuovo lavoro e si ritrova con un nuovo spasimante, il dolcissimo Pierre.
Potrei raccontarvi un sacco di avventure – disavventure che succedono alla nostra ragazza, ma vi dirò solo che Nadia è la regina indiscussa dei viaggi mentali, delle paturnie, dell'estraniarsi per pensare ai fatti suoi anche in una sala piena di gente.
È così abile a deprimersi e a complicarsi la vita da sola che in più di un'occasione le avrei fatto un applauso, specialmente quando si dà della stupida.

Non mi volto e non mi alzo, rimango lì come un'ebete, pregando che gli alieni decidano di rapirmi proprio in questo momento. Sto per avere un attacco di panico e sento il bisogno di una flebo di Jack Daniel's dritta in vena.

Rispetto ad Andrea, lei è un personaggio corposo, faticoso, ma da vivere a 360°. Lei è la vera regina di tutta la storia, con zia e cugina come ottime spalle.
Andrea ha qualche pov solo suo che ci fa conoscere i suoi pensieri e che ce lo fa rivalutare, evitando la solita etichetta da bad boy o da bello e dannato. È semplicemente un uomo che non ha mai saputo cosa sia l'amore e che quando se lo ritrova davanti, ha paura di non saperlo gestire.
La narrazione è molto fluida, senza troppi fronzoli (viaggi mentali di Nadia a parte) e che riesce a trasportarti all'interno della vicenda. Le avventure della protagonista, in qualunque occasione si trovi, sono un vero spasso, anche quando lei è triste e depressa. Un personaggio che adorerete fin da subito ve lo garantisco. L'idea della zia e della cugina come spalla su cui piangere sono state un colpo di genio, e rendono equilibrati e mai noiosi i momenti "no" di Nadia.
Se volete passare una bella serata avvolte nel piumone con una storia che vi farà sorridere e disperare e magari anche imprecare, accomodatevi.
La testolina iperattiva di Nadia, tanto vino e Nutella vi aspettano.

Oh Signore, aiutami a non maltrattarlo, è talmente carino, e io sono tentata di rispondergli male. Cos'ho sbagliato? Che malattia ho?

Ah, dimenticavo una cosa… dopo sei mesi che Nadia vive in Francia, rivede Andrea!
Auguri ragazze!


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