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[Recensione] La corte di rose e spine (A Court of Thorns and Roses series #1) di Sarah J. Maas

venerdì 19 aprile 2019

Ciao a tutti readers,
oggi vi parlo di La corte di rose e spine il primo volume della serie fantsy "A Court of Thrones and Roses" di Sarah J. Maas uscito il 19 Marzo grazie alla Mondadori.

La corte di rose e spine
di Sarah J. Maas

Uscita: 19/03/2019
E-book: € 8,99
Cartaceo: € 14,36
Pagine: 408
Serie: #1 A Court of Thrones and Roses
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
«Un paio di occhi dorati brillavano nella boscaglia accanto a me. La foresta era silenziosa. Il vento non soffiava più. Persino la neve aveva smesso di scendere. Quel lupo era enorme. Il petto mi si strinse fino a farmi male. E in quell'istante mi resi conto che la mia vita dipendeva da una sola domanda: era solo? Afferrai l'arco e tirai indietro la corda. Non potevo permettermi di mancarlo. Non quando avevo una sola freccia con me.»
Una volta tornata al suo villaggio dopo aver ucciso quel lupo spaventoso, però, la diciannovenne Feyre riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L'animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge «ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita».
Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l'allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende. Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente.


Recensione

Nel mondo fantastico di S.J Maas gli esseri umani vivono a stretto contatto con creature fatate: i Fae. Questi sono esseri dai poteri e dalle sembianze straordinari.
I due mondi coesistono e sono solamente separati da un muro magico.
Un giorno, questo, viene attraversato da un sontuoso lupo che, per inseguire un cervo per placare la sua ingente fame, incontra la morte per mano di una giovane cacciatrice che si chiama Fayre, anche lei in cerca di selvaggina per sfamare la sua famiglia. La ragazza, che vive, dopo la morte della madre nella fame e nella miseria più assoluta, insieme al padre e alle due sorelle, non sa di aver ucciso una creatura fatata.
Dietro alle fattezze di lupo, si nascondeva, infatti, un Fae.
Uccidendolo, Feyre, secondo l' antico trattato stipulato tra creature magiche e esseri umani, sarà prigioniera di un Signore Supremo, ma non di uno qualsiasi ma di Tamlin della Corte di Primavera, dalla quale proveniva la creatura uccisa dalla ragazza.
E così che la nostra protagonista scopre giorno dopo giorno la bellezza del regno di Prythian e delle sue Corti e viene a conoscenza del terribile maleficio che si sta abbattendo su di esse, conducendole verso l' inesorabile distruzione. Esisterà il modo per estirparlo?

Poi Tamlin scosse la testa, un movimento più animale che altro, e mormorò: «Mi dispiace per tua madre». Tentai di evitare una smorfia mentre mi giravo e me ne andavo. Non desideravo e non avevo bisogno delle sue condoglianze, non per mia madre, non quando non mi mancava più da anni. Che Tamlin mi considerasse pure un’umana rozza e maleducata, indegna della sua scrupolosa attenzione. 

Il romanzo mi è piaciuto molto, anche se devo dire che subito non l' ho apprezzato come dovuto.
Lo stile iniziale differisce e si trasforma completamente a partire da metà libro. Nei primi capitoli è estremamente lento e prolisso.
Il lettore subisce le vicende senza prenderne veramente parte. In seguito si evolve con la dinamicità della storia e diventa più fluido e accattivante.
Molto precise e accurate le descrizioni sia ambientali che dei personaggi, aspetto che ho apprezzato tantissimo in quanto, a mio avviso, consentono un maggiore coinvolgimento nella storia da parte del lettore.
Originale la rivisitazione della storia già narrata de "La bella e la bestia" alla quale la Maas si ispira. I colpi di scena sono in crescendo.
Complessivamente ho apprezzato maggiormente i personaggi secondari rispetto ai protagonisti. Una lettura ricca e entusiasmante che consiglio vivamente, non solo agli amanti del genere!

Annuii senza parlare. Se i quadri nei corridoi erano splendidi, allora quelli scelti per la galleria dovevano essere al di là della mia immaginazione di umana.«Molto…volentieri.» Restò fermo e mi fece un gran sorriso senza contenersi né esitare. Isaac non mi aveva mai sorriso in quel modo. Isaac non mi aveva mai lasciata quasi senza fiato. Quella sensazione era talmente stupefacente che uscii stringendo il foglio accartocciato in tasca come se in quella maniera potessi trattenere il sorriso che mi spuntava sulle labbra.

VALUTAZIONE:


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