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[Review Party] The Aristocrats di Daria Torresan e Brunilda Begaj

domenica 18 agosto 2019

Ciao a tutti readers,
oggi il blog partecipa al review party di The Aristocrats il mafia romance di Daria Torresan e Brunilda Begaj uscito il 04 Agosto in self publishing.

The Aristocrats
di Daria Torresan e Brunilda Begaj

Uscita: 04/08/2019
E-book: € 2,99
Cartaceo: € 14,08
Pagine: 390
Editore: Self-Publishing
Genere: Mafia romance
Ricchi, potenti e di una bellezza quasi eterea, i fratelli Doko sono “I signori dell’est-Europa”. Arroganti, pericolosi e disonesti fino al midollo, non provano pietà, non rispettano le regole e l’unica legge che conoscono è la loro.
La sola parola che conta è la loro.
Tutti li temono, tutti chinano il capo al loro cospetto. Tranne le sorelle Norik, discendenti dirette della donna più autorevole e rispettata nell’Europa orientale, nonostante il passato per nulla glorioso. Il loro cognome è sinonimo di potere e protezione. Per loro la legge è al di sopra di tutto, non giocano sporco, non ne hanno bisogno. Ma il loro rispetto va guadagnato e i Doko l’hanno perduto da tempo.
C’è un confine invalicabile tra le terre degli uni e delle altre.
Due famiglie, due imperi in lotta da sempre per la supremazia. Ma la loro battaglia rischia di portare alla luce troppi segreti. Quanto a lungo possono i protagonisti di questa faida farsi carico dell’antico odio che li separa? Quanto, prima che gli istinti carnali sfocino in una passione travolgente?
Perché davanti a un sentimento come l’amore, il cognome che porti non conta nulla. 


Recensione

«Ecco le regole fondamentali di cui vi accennavo: non andate mai in giro da sole, dovrete essere sempre accompagnate da una scorta; non parlate con chi non conoscete e, cosa più importante, non osate avvicinarvi a un Doko o a uno della loro combriccola»

Norik e Doko. Doko e Norik. Due famiglie, moltissime storie che vengono a convergere, unirsi e mescolarsi in una trama a più punti focali, che mi ha intrigata fin dalle prime righe, ma partiamo dall’inizio.
Quello che scorre fra la famiglia Doko e la famiglia Norik, non è proprio buon sangue. Anzi.
Qualcosa che è successo nel passato lega queste due famiglie indissolubilmente e sembra che l’odio sia destinato a non finire mai, anzi, sia destinato ad incrementarsi, fino a quando non verrà sparso del sangue.
Ma le cose sono destinate a cambiare e non è un caso che io abbia usato proprio questo verbo: DESIDERARE. E, no, perché il desiderio è alla base di questo romanzo.
Desiderio di vendetta.
Desiderio di avere l’ultima parola.
Desiderio che i fratelli Doko provano per le sorelle Norik.

Potevano anche fingere di odiarsi, imbrogliandosi l'un l'altra, ma io lo vedevo che, se avessero concesso alla loro passione di esplodere, di loro non sarebbe rimasta che cenere.

Rezart, Roel e Ramil. Tre uomini, tre caratteri completamente differenti forgiati col fuoco dell’odio che ha creato Rozaf, loro padre. Tre uomini che desiderano molto: amore e potere, sopra ogni cosa. Desiderio di sentirsi padroni del mondo e del loro destino, ma anche desiderio della carne.
Ed è proprio il desiderio di Rezart per quella ragazzina, che poi si scoprirà essere Kleisa Norik, a far rimescolare le carte in tavola e a costringere anche gli altri protagonisti a scendere a patti con loro stessi, perché si sa il destino è beffardo e gioca con noi quasi come se si divertisse a farci impazzire.
Ma la coppia che mi ha conquistata fino a farmi perdere il senso del tempo e dello spazio, non sono Rezart e Kleisa, perché il figlio maggiore è quello che definirei un principe moderno e quindi era quasi scontato che lui si comportasse da gentiluomo, ma sono stati Roel e Keleste.

La voce di Roel era grave e profonda. E sexy. Schifosamente sexy. Chissà com'era quando a letto pronunciava il nome della donna che stava possedendo. Eh già, perché uno così ti possedeva nel vero senso della parola. 

Il secondo genito Doko e la primo genita Norik. Due caratteri forti, due caratteracci se vogliamo. Due personaggi forti, unici, che non mancheranno di farvi urlare e sospirare. Un amore forte, nascosto per anni dietro le barriere dell’odio, che scalpita per uscire fuori. Chi si accorgerà per primo di ciò che in realtà provano?
E poi Ramil e Kendra, tutti e due farebbero di tutto per chi amano, anche andare contro ogni loro convinzione e arrivare a sporcarsi le mani.
Tutti i personaggi principali parlano, senza togliere nulla all’altro. Ogni linea temporale, ogni momento viene descritto con precisione e il lettore non può far a meno di leggere con parsimonia, perché la voglia di sapere come va a finire, non batte la consapevolezza che una volta finito, si dovrà lasciarli. Si entra nella storia quasi in punta di piedi, ma ci ritroviamo coinvolti in una trama che definire al cardiopalma è poco.
Non troverete scene troppo violente, non troverete violenza gratuita, ma solo quella “necessaria” a far capire come i personaggi (soprattutto i maschili) cambieranno per le loro donne.
E parliamo di queste Norik. Donne create con la stessa materia dei diamanti. Donne forti, delle leonesse, delle guerriere coraggiose che arrivano a nascondere i loro veri sentimenti per uscire fuori dai guai.
E che guai!
Ma ho parlato anche troppo.
Spetta a voi scoprire il resto della storia, scoprire se le storie d’amore che troverete arriveranno al compimento oppure no. Spetta a voi scegliere il Doko del vostro cuore (io ho scelto Roel!).
L’unica cosa che posso dire è CHAPEAU. Le due autrici sono state bravissime a delineare tutti questi personaggi, tutti questi punti di vista e tutta questa trama. Una storia unica scritta con uno stile fluido, lineare e sensualissimo (quando serve).
La storia dei Doko e delle Norik resterà senza dubbio una di quelle a cui si ripensa anche dopo aver finito di leggere. Devo dire però che i sentimenti, quelli forti, sono i veri protagonisti della storia e lasciarmi andare mentre leggevo è stato davvero molto facile. Amore e guerra, odio e passione, ecco cosa vi troverete a leggere, e spero ne rimarrete entusiaste proprio come me.


VALUTAZIONE:


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