CAPITOLI 13-14-15-16-17-18
Nel tredicesimo capitolo riprendiamo nel punto dove Thorne e Cress sono in rotta di collissione e stanno per essere schiantati al suolo e così morire. Ma nel momento della caduta la navicella rallentò e quando si fermò Cress era molto sorpresa che finalmentoe dopo anni era arrivata sulla terra e soprattutto che sia lei che Thorne erano vivi.Però durante l’impatto Thorne aveva sbattuto la testa e questo gli ha provocata la cecità, cioè a non vedeva più nulla.
"E questo può causare cecità?"
"Potrebbe essere una specie di trauma cranico. Magari è solo temporaneo. Forse… forse è in stato di shock"
"Mi dispiace farlo, ma cresceranno di nuovo" le disse con un tono che non suonava per nulla dispiaciuto. Iniziò a tagliare i capelli, una ciocca per volta. Raccogli, taglia, lascia andare. Cress rimase perfettamente immobile. Non perché aveva paura che lui le facesse male – maneggiava la lama a debita distanza dal collo. Ma perchè era vicina a Thorne.
Intanto sulla Rampion Cinder insieme Wolf, Iko e Jacin si stavano dirigendo in Africa per trovare il dottor Erland e fargli curare le ferite del povero Wolf. Arrivati in Africa e trovato il dottore gli chiesero aiuto, dopo un momento di turbamento il dottore accettò.
Invece Thorne e Cress si trovano ancora sulla navicella. Cress sì incominciò a guardare intorno e fu meravigliata da quel paesaggio bellissimo: da un cielo azzurro, il profilo ondulato delle colline e un deserto. Infine dedussero che si trovavano in un deserto.
"Credo che siamo in un deserto."
"Catus e rotolacampo?"
"No. Sabbia a perdita d’occhio. Una polverina dorata con tocchi di rosa qua e là, e delle nuvolette che fluttuano sul terreno, come…. Come fumo."
Così scesero dalla navicella con un Thorne malandato sottobraccio e con un bastone in mano per sostenersi, si misero in cammino per perlustrare la zona e capire dove si trovavano. Mentre Cress osservava il cielo capì che attraverso le costellazioni potevano capire in che parte dell’emisfero si trovavano, e dedussero che forse si trovavano in Nordafrica.
"Credo che ci troviamo in Nordafrica" dichiarò, voltandosi verso le altre costellazioni che emergevano da quell'oceano punteggiato di luci.
Città dove LUI aveva vissuto, un tempo…
Quel pensiero inopportuno la fece trasalire. Che cosa significava? E chi era quel lui?
Ma era quello il luogo da cui proveniva…
Soffocò quella vocina per timore che la sua signora potesse percepire la sua confusione.
Non vedo l’ora di sapere cosa succederà nei prossimi capitoli. Cress non mi sta piacendo come mi sono piaciuti i libri precedenti ma spero che con con il continuo della storia mi piacerà sempre di più.
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