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[Recensione] Found. È più facile dirlo con un bacio (Liar Liar series #4) di Tania Paxia

sabato 18 maggio 2019

Ciao a tutti readers,
oggi vi parlerò di Found. È più facile dirlo con un bacio il quarto volume della serie "Liar Liar" di Tania Paxia uscito il 25 Gennaio grazie alla Newton Compton.

Found. È più facile dirlo con un bacio
di Tania Paxia

Uscita: 25/01/2019
E-book: € 1,99
Cartaceo: € 12,90
Pagine: 350
Serie: #4 Liar Liar
Editore: Newton Compton
Genere: Contemporary romance
Frankie si trova al punto di partenza: in quella città che fino a due anni prima era stata casa sua, ma che ora non lo è più. Oltre a una casa, però, sta perdendo anche l’altra metà della sua infanzia trascorsa fra legno, truciolato, colla e vernici. La Reeves Guitars rischia di finire nelle mani della concorrenza e lei è pronta a dar battaglia, seppure sia costretta a fronteggiare qualche imprevisto di troppo.
Jayden, per dirne uno. Si trova a New York, alle prese con il “silenzio”, con un’agente sempre più impertinente e col suo nuovo ruolo di produttore dell’album di Cora O’Dell: una compagnia che si rivela essere meno spiacevole del previsto. Anche grazie all’intervento di un altro chitarrista che sembra attirare l’attenzione della cantante ancor più di Jay. Saranno sufficienti due occhi color cielo a distogliere da lui anche l’attenzione dei paparazzi?
Non tutto è come sembra, questo ormai Frankie lo sa per esperienza. Ma dopo aver letto l’articolo intitolato “Frankie Goes to Nashville” non può non fare il suo ritorno a New York per verificare di persona alcuni pettegolezzi, non per gelosia ma per apprensione nei confronti della salute del suo sopravvalutato preferito. Non è l’unica salute alla quale è interessata, però. C’è una chitarra da salvare. E forse, quella stessa chitarra, potrebbe essere in grado di salvare a sua volta la RG.
Dopo il primo round, il secondo round, il ko tecnico. Dopo una battaglia vinta… la resa dei conti è finalmente arrivata.   


Recensione

È proprio vero che i rapporti interpersonali affettivi sono fragili come le corde di una chitarra le quali, se tirate troppo, si spezzano e sono praticamente impossibili da rimettere insieme.

Inizia così il capitolo finale della serie che ha rapito il mio cuore.
Frankie torna a casa dalla madre, con la quale non parla da svariati mesi, per impedirle di vendere l'attività di famiglia. Ha un grosso conto in sospeso con Danielle, madre e amica che per tutta la vita le ha tenuto nascoste troppe verità.
Le ha mentito sul padre, sul loro rapporto, su chi fosse in realtà e sul perché se ne sia andato. In più, le ha mentito riguardo un altro uomo per Frankie importantissimo, nonno Frank.
A causa di tutte queste bugie, la nostra Orange, merito anche della sua testa calda, ha tralasciato rapporti che per lei erano basilari, cercando di capire chi fosse realmente e quale fosse il suo posto nel mondo.
Ma ora che è tornata, è più che determinata che mai a risolvere le cose. Tutte, nessuna esclusa.

Il silenzio è davvero una delle armi più potenti al mondo, ma anche una delle più difficili da usare. Non sai mai se funzionerà o meno.

Ansia, paura e un'infinità di ricordi la travolgono mentre rimette piede nella sua liuteria e nel negozio di musica. Il cammino che ha percorso negli ultimi due anni l'ha portata a una vita diversa, ad essere, per certi aspetti, una persona diversa, ma solo perché finalmente ha capito cosa vuole davvero.
Peccato però, che al suo arrivo, trovi solo un muro di silenzio.
Caleb, il suo ex fidanzato, la critica.
Jude non le vuole parlare e sua madre scappa senza nemmeno rivolgerle la parola.
Come riuscirà a rimettere a posto le troppe questioni lasciate in sospeso?

Le parole se si tengono troppo strette trovano sempre il modo per liberarsi.

Abbiamo imparato nel corso di questa serie, che Frankie è una tosta che non si arrende mai. Che ha imparato che scappare non serve a nulla e che bisogna lottare per ciò che si ama.
Questa sua crescita l'aiuterà a farsi spazio nel silenzio che la circonda, a trovare un modo per riallacciare i rapporti che aveva lasciato in sospeso e a far capire, a tutti coloro che la credevano solo una ragazzina ammaliata da un bluesman famoso, che invece hanno davanti una donna pronta a tutto. Una leonessa capace di estrarre gli artigli quando ce n'è bisogno.
Questo libro si porta via una parte del mio cuoricino perché, e questo è un dato di fatto, Jay e Frankie mi mancheranno da morire. La loro dolcezza e i loro caratteri che si completano mi hanno fatto compagnia per così tanto tempo che sapere di vedere la parola fine all'ultima pagina è stato un colpo.
Ma, come in ognuno di questi libri, Tania ci ha lasciato qualcosa anche qui. La speranza di poter vincere quando si mette il cuore in ciò che si fa. La capacità di capire quando è il tempo di dare e quando di ricevere.
Frankie fa proprio questo. Torna nei luoghi che ha amato e che, per una bugia, ha rischiato di odiare. Lascia che il suo cuore la trasporti per la strada giusta e che tutti i “fantasmi” del passato si dissolvano per far luce a qualcosa di nuovo che è pronto a splendere.

Il mio destino non era scritto nelle stelle, ma intagliato nel legno.

Finisce qui la mia serie di recensioni alla Liar Liar series, con un immenso GRAZIE a Tania per la splendida donna che è, per questo meraviglioso viaggio, per tutta la passione che traspare tra le righe e per aver dato vita a questi due folli, imprevedibili e meravigliosi personaggi.


VALUTAZIONE:


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