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[Recensione] La madre segreta di Shalini Boland

lunedì 20 aprile 2020

Ciao a tutti lettori,
oggi sono qui per parlarvi di La madre segreta il thriller psicologico di Shalini Boland uscito il 21 Novembre 2019 grazie alla casa editrice Hope Edizioni

La madre segreta
di Shalini Boland

Uscita: 21/11/2019
E-book: € 3,99
Cartaceo: € 11,81
Pagine: 212
Editore: Hope Edizioni
Genere: Thriller psicologico
“Sei tu la mia mamma?”
Quando Tessa Markham torna a casa, trova nella sua cucina un bambino che la crede sua madre.
Ma Tessa non ha figli.
Non più.
Non sa chi sia il piccolo né come sia arrivato lì.
Dopo aver contattato la polizia, Tessa viene sospettata di aver rapito quel bambino misterioso. La sua intera vita è stravolta e poi suo marito le rivela un segreto...
Tessa non è sicura di cosa credere o di chi fidarsi, perché qualcuno sta mentendo. Per scoprire chi, però, dovrà affrontare il suo doloroso passato. Che la verità sia più pericolosa di quanto lei possa immaginare?


Recensione

La perdita di un figlio è un dolore che ti devasta l’anima, una sofferenza che non ti abbandona mai per tutta la vita e con la quale non puoi far altro che convivere con la speranza che, un giorno, smetta di fare troppo male e diventi sopportabile.
Questo Tessa Markham lo sa bene. La perdita dei suo gemelli Lily e Sam ha distrutto irreparabilmente la sua vita e il suo matrimonio con Scott, che ora ha deciso di rifarsi una vita con un’altra donna.
Tessa vive le sue giornate dividendosi tra il lavoro a vivaio Moretti e il cimitero dove va a trovare Lily e Sam ogni domenica, trascurando se stessa e la sua casa, pregna di ricordi dolorosi che le impediscono di andare avanti.

“Mi sento sollevata, adesso che è quasi finita, eppure sto già aspettando la prossima. È il giorno in cui visito il cimitero e sto davanti alle loro tombe, fissando l’erba tra le lapidi, parlando con entrambi, chiedendomi se riescano a sentire le mie chiacchiere insensate o se stia semplicemente parlando al vento. Sotto il sole rovente, con la pioggia battente, a temperature sotto zero o nella nebbia fitta, io me ne sto lì. Ogni settimana. Non ho ancora mancato una domenica”.

Poi, improvvisamente, un giorno tutto precipita inspiegabilmente e la sua vita diventa ancor più problematica di prima. Un giorno, tornando a casa da lavoro, Tessa trova un bambino seduto al tavolo della sua cucina che quando la vede la chiama mamma.
Ma c’è un dettaglio fondamentale che non può trascurare: quel bambino non è suo figlio. Entrambi i suoi figli riposano in pace al cimitero dove si reca settimanalmente per portar loro i fiori.

“Ho le allucinazioni? Sono impazzita, alla fine? Questo bellissimo bambino mi sta chiamando mamma. Eppure non lo conosco. Non l’ho mai visto prima in vita mia. Serro gli occhi e poi li riapro. È ancora lì, e adesso sembra meno sicuro di sé. Il suo sorriso speranzoso è svanito, rimpiazzato da un’espressione perplessa. Ora i suoi occhi sono un po’ troppo lucidi. Conosco quello sguardo, è quello che precede le lacrime”.

Cosa ci fa in casa sua quel bambino, che dice di chiamarsi Harry e di essere suo figlio? Cosa vuol dire che è stato il suo angelo a condurlo fino a lei? E perché la sta continuando a chiamare mamma?
La sola cosa che le viene in mente è di chiamare la polizia, affinché Harry possa essere riportato ai suoi veri genitori e lei possa andare avanti con la sua triste vita solitaria.
Ma qualcosa la spinge a non mollare. Anche quando la polizia porta via il piccolo da casa sua, qualcosa dentro di lei le dice di non lasciar perdere il piccolo Harry e di scoprire il vero motivo per cui si trovasse in casa sua quel giorno.

“Sto per salire di nuovo quando mi rendo conto che non posso andare avanti comportandomi come se non fosse successo niente. Non posso continuare allegramente con la mia vita e dimenticarmi di Harry. È venuto da me per un motivo; mi ha chiamata mamma, santo cielo. Devo almeno scoprire che cosa gli è accaduto”. 

Ma Tessa non ha idea di quello che sta per succedere, della valanga che sta per abbattersi su di lei: verrà sospettata di rapimento, considerata mentalmente disturbata e costantemente tartassata dai media che la subissano di domande senza darle tregua.
Sarà sola a combattere questa sua guerra personale per proclamare la sua innocenza e scoprire la sola cosa a cui tiene di più: la verità!
È la prima volta che leggo un romanzo di quest’autrice e devo dire che ne sono rimasta piacevolmente colpita. Da sempre il thriller è in assoluto il mio genere letterario preferito e non mi tiro mai indietro quando me ne viene proposto uno da leggere e recensire per voi, cari Readers.
Il romanzo della Boland, lascia il lettore col fiato sospeso dall’inizio alla fine. Grazie alla sua bravura nel descrivere le varie scene, al linguaggio corretto e semplice da comprendere, l’autrice ha realizzato un thriller degno di questo nome. Le sue abilità di narratrice sono in grado di mascherare la verità fino alla fine, permettendo al lettore di indagare in prima persona su quello che succede nella vita della protagonista.
Oltre a questo, la Boland descrive così bene i vari stati d’animo dei personaggi che è impossibile non provare in prima persona i loro stessi sentimenti.
Da mamma di due bambini, ho vissuto con particolare emozione e intensità il dolore di Tessa per la perdita dei suoi figli, perché per una madre non esistono gioielli più preziosi di quelli che mette al mondo, e darebbe la vita in qualsiasi momento per loro. Ogni emozione è descritta in modo tale che ti possa entrare nel cuore e restarci per tutto il romanzo.
Ma, come per tutti i thriller che si rispettano, per poter scoprire la verità e capirne al cento per cento il significato non potete far altro che leggerlo, perché io non posso andare avanti a dirvi altro.
Prima di concludere faccio i miei complimenti all’autrice, per aver scritto un gran bel romanzo e nella speranza di poter nuovamente leggere presto un suo nuovo romanzo, vi saluto con affetto e vi do appuntamento alla prossima lettura.


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