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[Recensione] The Shining di Stanley Kubrick - un'analisi del film di Eleonora Della Gatta

martedì 14 luglio 2020

Ciao a tutti readers,
oggi vi parlerò di "The Shining di Stanley Kubrick - un'analisi del film: un'analisi del film" il saggio di Eleonora Della Gatta uscito il 02 Luglio grazie alla Little Black Dress.

The Shining di Stanley Kubrick - un'analisi del film
di Eleonora Della Gatta

Uscita: 02/07/2020
E-book: € 3,99
Cartaceo: € 12,00
Pagine: 92
Editore: Little Black Dress
Genere: Saggio
Cosa lega la pellicola The Shining di Stanely Kubrick a uno dei più noti saggi freudiani sul perturbante?
Può un film, superficialmente catalogabile come di “genere”, essere invece un contenitore di significati
ben più complessi e articolati, che spaziano dalla tecnica registica pura ai risvolti psicologici più nascosti
e complessi?
In questo testo si cerca di affrontare con metodo un'analisi completa di un film iconico, abbracciando un
ventaglio di ipotesi e teorie che ci mostrano The Shining come una delle produzioni più complesse e
ricche di retroscena della storia del cinema.


Recensione

Oggi sono qua per parlarvi di un genere letterario che mi ritrovo a recensire per la prima volta in assoluto: un saggio.
Se vi dicessi che il famosissimo film The Shining, diretto e prodotto dal grande Stanley Kubrick noto regista di moltissime pellicole di grande successo, tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King, è strettamente collegato a uno dei più noti saggi del padre della psicanalisi, ossia Sigmund Freud, mi prendereste per pazza?
Probabilmente si! Ma credetemi, ne sono rimasta colpita anche io.
The Shining è uno dei film più belli che io abbia mai visto, e sono certa che quasi tutti voi lo avrete visto almeno una volta nella vita e, altrettanto sicuramente, lo avete amato quanto me.
Per sintetizzare, The Shining è la storia di una famiglia che diventa custode di un hotel, il famigerato Overlook Hotel, durante il periodo di chiusura. Un posto isolato e sperduto, all'interno del quale sono successe cose terribili e il sangue è stato sparso a fiumi. Durante questo isolamento forzato, Jack Torrance perde progressivamente la ragione fino a prendere la decisione di voler sterminare la sua famiglia.
Questo breve riassunto, che spero possa darvi la giusta infarinatura su ciò che accade di saliente nel film, nasconde in realtà molto di più di ciò che noi spettatori vediamo davanti allo schermo. In questo affascinante saggio, Eleonora Della Gatta analizza in modo esaustivo e preciso un'icona della cinematografia mondiale, portando allo scoperto la stretta relazione tra la pellicola kubrikiana e il trattato sul perturbante di Freud.
Con grande stupore, il lettore si troverà ad assistere ad un film che stravolge completamente il concetto classico di horror, restandone spiazzato.

"La pellicola kubrikiana, infatti, disorienta continuamente lo spettatore il quale, non potendo far altro che fare affidamento sul suo bagaglio di conoscenze relative agli stereotipi del cinema horror, si trova a provare un senso di straniamento vedendo sfilare davanti ai suoi occhi tutti i capisaldi del genere completamente capovolti. Stravolgendo le coppie duali buio-male e luce-bene, Kubrick lega tutto il senso di orrore del film alla luce, che solitamente dovrebbe essere latrice di sicurezza."

Quello che ci racconta l'autrice, in un saggio scritto in maniera impeccabile e preciso senza mai sfociare nell'incomprensibile o nel noioso, è che il film The Shining è un'opera cinematografica che utilizza la psiche umana per spaventare il pubblico, invece dei soliti mostri e fantasmi che ci si potrebbe aspettare, comunque presenti nel film come ben sappiamo, ma la suspense e il lato "pauroso" resta strettamente connesso alla parte psicologica che, nel film, ha un ruolo dominante dall'inizio alla fine.

"In The Shining accade l'esatto contrario, non troveremo più creature mostruose in agguato nel buio, ma l'orrore prenderà vita negli spazi luminosi che dovrebbero essere intoccabili. Ed è quindi proprio questa rottura della separazione tra i due termini opposti a originare la paura per gli spettatori."

La dettagliata analisi del film permette di mettere in luce la stretta relazione tra Kubrick e Freud, legame che sicuramente nessuno di noi spettatori/lettori ci saremmo aspettati, ma che grazie a Eleonora Della Gatta e al suo interessante saggio, ci permette di apprezzare maggiormente la pellicola, regalandoci la possibilità di guardare The Shining con occhi diversi e sotto un altro e altrettanto valido punto di vista.

"Shining è un viaggio nella psiche e il labirinto è il suo centro: tutto sembra uguale, geometrico e ordinato, ma in realtà non si sa mai bene dove ci si trova e che cosa e quando succede. al tempo stesso è il luogo di un viaggio in cui nulla cambia."

Senza dilungarmi troppo e facendo i miei più vivi complimenti all'autrice per aver creato un saggio così completo e esaustivo su un film che tutti noi abbiamo amato molto, vi consiglio caldamente di leggerlo anche se non siete amanti del genere, perchè davvero avrete la possibilità di scoprire tanti retroscena del film che non vi aspettereste mai.
Come sempre, vi do appuntamento alla prossima recensione e auguro a tutti una piacevolissima lettura!


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